Palermo

Case in vendita in Palermo

Palermo

 Palermo si trova a nord ed è anche il capoluogo dell'isola di Sicilia. L'ex sede reale - risale al IX secolo - così come la Cappella Palatina sono tra i luoghi che ogni turista dovrebbe visitare.

Il porto e il mercato di strada Ballaro è uno schianto e altamente raccomandato.

Sicilia, storia di una grande isola conosciuta come la “Trinacria”

Conoscere solo un po’ di storia della Sicilia, è molto riduttivo sulle bellezze offerte da questa regione anche perché, questa grande isola, ha avuto una “vita” appassionante dal momento della sua colonizzazione.

Molti sono i popoli che hanno tentato di “dominarla”, considerando la sua eccellente collocazione territoriale e marittima, che rappresentava un ottimo punto strategico a livello militare e una splendida posizione per il commercio tra Africa e Europa.

Si stima che la prima colonizzazione fu di influenza greca, ne sono testimonianze gli splendidi siti archeologici, di oltre 2000 anni fa, che mostrano strutture e architetture greche. Tra l’altro, proprio la Sicilia, ha sempre avuto una influenza pagana che richiamava i dii e dee greche piuttosto che romane.

Lo stemma della Trinacria, cioè la Sicilia, chiamata cosi perché l’isola ha “tre corni” nella sua estensione territoriale, va sempre a rapportarsi ad un simbolo pagano, chiamato triscele, cioè la triplicità o movimento.

Concentrandoci su un po’ di storia della Sicilia, diciamo che essa è stata sempre invasa da diversi popoli vicini tra cui i sicani, fenici, turchi, greci, cartaginesi, romani, arabi, francesi, bizantini e spagnoli.

A testimonianza di ciò troviamo anche le influenze e tradizioni tipiche, che hanno caratterizzato poi la sua evoluzione culturale, sia nel “vestire” che nell’arte culinaria che si uniscono a tradizioni e tipicità africane.

In una vacanza in stile siciliano, si deve assolutamente affittare una casa in sicilia oppure una stupenda villa con vista mare, proprio nei pressi di una delle zone storiche di sbarco o di siti archeologici da poter visitare quando poi si vuole.

Influenza Araba, curiosità sui “cannoli siciliani”

 

Il Cannolo alla Siciliana è un dolce tipico di questa regione, ma come mai ha una forma cosi particolare? Il ripieno, composto da ricotta, spesso viene usato in ricette africane, perché lo ritroviamo nella pasticceria sicula?

Come abbiamo accennato, la Sicilia, è stata sottoposta a molte invasioni di popoli africani, tra cui i bizantini. Ebbene le origini del cannolo alla siciliana, sono da rapportarsi proprio a questo popolo. La sua forma ricorda il membro maschile, con una serie di richiami sia al ripieno che alle decorazioni esterne al “sesso degli uomini”. I bizantini erano soliti cucinare dei dolci a forma “fallica” in onore un Dio della fertilità.

Allo steso modo, questo dolce dalla forma particolare, venne anche utilizzato dalle donne degli Harem per “omaggiare” il loro sposo in determinate festività. Una leggenda alquanto affascinante che fa notare nuovamente un legame molto forte con le culture africane, ma anche con diverse religioni.

Il vero cannolo alla siciliana dovrebbe essere mangiato in un agriturismo sicilia. In questi locali di ristorazione, si utilizzano alimenti e prodotti bio, dove si riscoprono i veri sapori. Un agriturismo sicilia preparerà la ricetta originale, utilizzando ricotta fresca e agrumi della propria terra.

Una volta che avete deciso di concedervi una vacanza nella stupenda “trinacria”, magari anche affittando una villa in sicilia con piscina, regalatevi anche un buon pranzo, completo di dolce, in un agriturismo sicilia.

Il velo siciliano, cosa ci ricorda?

Nella cultura sicula, oltre alla tipica casa in sicilia, costruita in mattoni e con un “patio” esterno, dalle decorazioni scarne, dove ci si concentra esclusivamente sul possedere degli ambienti che siano freschi per affrontare le torride temperature estive, troviamo anche il vestiario tradizionale.

Anticamente, ma ancora in alcuni paesi dove ci sono donne molto dedite all’uso e ai costumi tipici, esisteva il famoso “velo siciliano”. Si tratta di un velo, di diverse lunghezze, che veniva usato dalle donne per coprirsi il capo quando entravano in chiesa, come rispetto per la sacralità del luogo. Allo stesso modo, esso veniva poi usato per coprire il capo delle donne sposate, che non dovevano attrarre lo sguardo di altri uomini, e delle donne anziane, ma esisteva anche un velo siciliano, molto lungo, tanto da coprire il corpo, che era indossato dalle donne infedeli o che erano state scacciate dalla famiglia.

Il velo siciliano nasce dal famoso “burqa” arabo, che viene portato dalle donne per coprirsi e mostrarsi solo al loro Dio. In Sicilia, esso era usato dalle donne anche per non indurre gli uomini in “tentazione”. Poiché è una grande isola, spesso giungevano da mare, per commercio o anche per invasione delle coste, uomini che potevano violentare o rapire le donne del luogo. Ecco come nasce il “velo siciliano”.